Portofino (Pòrtofin in ligure) è un comune italiano di 439 abitanti della città metropolitana di Genova in Liguria. Per la sua estensione amministrativa, pari a 2,53 km², è il territorio comunale più piccolo del territorio metropolitano.
Geografia fisica
Il modo migliore per apprezzare le meraviglie del parco è quello di percorrere in sicurezza i suoi sentieri più caratteristici ed affascinanti, tutti adeguatamente segnalati. Attraversandone la fitta rete di oltre 60 km, è possibile scoprire la ricchezza e la varietà degli ambienti naturali, dei panorami e dei complessi monumenti del promontorio.
Storia
Fin dall’epoca longobarda nel territorio operavano i monaci dell’abbazia di San Colombano di Bobbio; essi in Liguria avevano sede oltre che a Genova anche nel levante, in zona si erano espansi da Pieve Ligure fino a Moneglia, con varie abbazie, monasteri e celle, fra le quali quella di Comorga nei pressi di Carasco e di San Fruttuoso di Capodimonte.
Il villaggio venne citato in un diploma del 986 di Adelaide di Borgogna, moglie di Lotario II d’Italia, nella quale fu ufficializzata la donazione del borgo alla vicina abbazia colombaniana di San Fruttuoso (ora nel territorio comunale di Camogli). Un documento degli annali di Bernardo Marangone, del 1072, cita il fallimentare assalto della flotta navale di Pisa, atto contrastato vittoriosamente dagli stessi abitanti portofinesi.
Nel 1175 il piccolo borgo marinaro fu sottoposto al controllo amministrativo, assieme all’attigua Santa Margherita Ligure, del libero comune di Rapallo che acquistò i diritti sul borgo per 70 lire genovesi per conto dei consoli rapallesi.
A partire dal 1229 divenne parte integrante della Repubblica di Genova, così come l’intero territorio rapallese, ora sede della locale podesteria, divenendo quasi rifugio della marina mercantile genovese grazie al suo porto naturale.
Nel 1409, dopo l’allontanamento da Genova dell’imperatore Carlo VI di Francia, quest’ultimo vendette il borgo a Firenze, ma saranno gli stessi Fiorentini a restituire in seguito Portofino alla repubblica genovese.
Fu ancora un discendente della famiglia Fregoso, Pietro, ad ottenere dal 1459 un breve periodo di governo del paese.
L’alleanza politica e soprattutto militare tra gli Adorno e i Fieschi con il duca di Milano Francesco Sforza portarono, nel 1513, ad un vero e proprio assedio del borgo. Prontamente lo stato genovese, con un contingente di circa 4.000 unità, riuscì a riportare la supremazia della “Superba” in paese sconfiggendo, tra l’altro, gli uomini dell’ammiraglio Andrea Doriacorsi in aiuto via mare al castellano Filippino Fieschi.
Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte la costituita municipalità di Portofino rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all’interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Portofino rientrò nel III cantone, capoluogo Santa Margherita, della Giurisdizione del Tigullio e dal 1803 centro principale del II cantone del Golfo del Tigullio nella Giurisdizione dell’Entella. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel V mandamento di Rapallo del circondario di Chiavari dell’allora provincia di Genova.
Durante la seconda guerra mondiale nella vicina località detta Olivetta furono fucilati, nella notte del 2 e 3 dicembre del 1944, venti partigiani dai soldati fascisti, comandati da Siegfried Engel. Tale evento è ricordato dagli storici come l’eccidio dell’Olivetta.
Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
- Chiesa parrocchiale di San Martino presso il borgo più antico di Portofino.
- Chiesa di San Giorgio, al di fuori del borgo in posizione dominante, risalente al XII secolo e ricostruita interamente nelle sue forme originarie dopo il bombardamento nella seconda guerra mondiale.
- Oratorio di Nostra Signora dell’Assunta nel centro storico, sede della confraternita omonima, quest’ultima fondata dalla stessa comunità dei Disciplinanti nel XIV secolo. Nel corso del XV secolo subì diverse modifiche strutturali che ne modificarono ampiamente l’aspetto originario trecentesco.
Architetture civili
- Eremo o romitorio di Sant’Antonio di Niasca nell’omonima località. Ubicato all’interno della valletta del Niasca tra la località di Paraggi e Portofino, raggiungibile solo attraverso un sentiero boschivo, fu costruito nel XIII secolo ed in seguito ampliato nel corso del XIX secolo; il sito è citato in un documento del 1318. Nel 2010 è nuovamente visitabile dopo un restauro curato, tra gli altri enti, dall’Ente Parco di Portofino.
Architetture militari
- Castello Brown, già di San Giorgio, del XVI secolo.
- Batteria di Punta Chiappa, complesso difensivo della 202ª batteria costiera del Regio Esercito, costruito verso la fine degli anni trenta del Novecento sul versante occidentale della penisola di Portofino, concepita come sistema antinave a protezione del levante del golfo di Genova.
Aree naturali
Nel territorio comunale di Portofino è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale e geologico. Il sito è collocato tra i fondali dei comuni di Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure dove è segnalato un particolare habitat formato da praterie di posidonia oceanica, formazioni coralline e grotte semi oscure. Tra le specie animali sono presenti i pesciEpinephelus marginatus, Gobius luteus, Sciaena umbra, Sciaena mediterraneus, Sciaena ocellatus, Thalassoma pavo; le gorgonie Paramuricea clavata ed Eunicella verrucosa; i poriferi Spongia agaricina e Spongia officinalis; il mollusco Spondylus gaederopus e il corallo rosso Corallium rubrum.